Il melanoma cutaneo è un tumore maligno che origina dai melanociti, cellule diffuse negli epiteli del corpo umano che si occupano della produzione di melanina. I melanociti non si trovano esclusivamente nella cute, ma anche nell'occhio, nel cavo orale, negli epiteli che rivestono il tratto digerente, e in altre mucose. È uno dei tumori cutanei più aggressivi, con un'elevata tendenza a metastatizzare se non diagnosticato precocemente. Ha un'incidenza in forte aumento, i fattori di rischio possono essere genetici (familiarità), avere molti nei atipici, carnagione particolarmente chiara e riguardanti l'esposizione ambientale: scottature da bambini o da adulti, utilizzo di lettini solari, esposizione solare intermittente e scorretta. L'immunodepressione rappresenta un ulteriore fattore di rischio.
Il melanoma nelle prime fasi è generalmente asintomatico, appare come una macchia scura sulla cute, in alcuni casi può essere anche non pigmentata. Può ulcerarsi, sanguinare, prudere, o non dare alcuno di questi sintomi. Per individuare una lesione sospetta la popolazione può usare il criterio dell'ABCDE: Asimmetrica, con Bordi irregolari, Colore disomogeneo, Diametro superiore a 6 mm, e Evoluzione (tendenza alla modificazione nel tempo). La diagnosi si basa sulla dermatoscopia e sulla biopsia escissionale. Il trattamento nelle fasi iniziali è chirurgico, mentre nei melanomi avanzati si utilizzano terapie target (inibitori di BRAF e MEK) e immunoterapia (anti-PD1, anti-CTLA4).
Il principale fattore di rischio su cui possiamo agire è l'esposizione solare. Anche in questo caso è necessario evitare le scottature, soprattutto da bambini, l'uso delle protezioni solari, evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata o quando l'UV index risulta alto. È inoltre cruciale la prevenzione secondaria rivolta alla diagnosi precoce, questa può essere fatta attraverso l'autoesame della pelle, con particolare attenzione alla regola ABCDE (lesioni Asimmetriche, con Bordi irregolari, Colore, Dimensioni e soprattutto Evoluzione). E fare controlli dermatologici di screening con la cadenza che ci indicherà il nostro dermatologo di fiducia.
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