Il lupus cutaneo è una manifestazione dermatologica del lupus eritematoso sistemico (LES) o può presentarsi come forma isolata, senza interessamento sistemico. La malattia può essere attivata dall'esposizione ai raggi UV oppure da infezioni virali, da reazioni allergiche, ormoni e alcuni farmaci. Alla base vi è una predisposizione genetica, per quanto non sia ancora completamente nota l'eziologia della malattia. L'eziologia è autoimmune, con un ruolo chiave degli autoanticorpi (ANA, anti-dsDNA, anti-SSA/SSB) e della risposta immunitaria disregolata.
Si manifesta con lesioni eritematose che tendono a localizzarsi su aree fotoesposte come il volto, il cuoio capelluto, il décolleté e le mani. Esistono diverse varianti cliniche, tra cui il lupus cutaneo acuto (con l'eritema malare a "farfalla"), il lupus cutaneo subacuto (con lesioni anulari o psoriasiformi con marcata fotosensibilità) e il lupus cutaneo cronico (che comprende il lupus discoide, con lesioni che tendono a cicatrizzare). La diagnosi si basa sull'esame clinico, sulla biopsia cutanea e sulla ricerca di autoanticorpi. Il trattamento prevede fotoprotezione rigorosa, corticosteroidi topici o intralesionali e antimalarici (idrossiclorochina). Nei casi più gravi si ricorre a immunosoppressori sistemici o a nuovi farmaci biologici.
Non sono attualmente note misure preventive specifiche per questa patologia
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1634735822472524