Il lichen planus è un'eruzione infiammatoria ricorrente che colpisce la pelle, le mucose e, talvolta, il cuoio capelluto e le unghie. L'eziologia non è completamente nota, ma si ritiene che sia una malattia autoimmune mediata dai linfociti T che attaccano i cheratinociti della pelle e delle mucose. Alcuni fattori scatenanti possono includere infezioni virali (come l'epatite C), lo stress e perfino alcuni farmaci (soprattutto beta-bloccanti, FANS, ACE-inibitori, sulfaniluree, oro, farmaci antimalarici, penicillamina e tiazidici).
Si presenta con papule poligonali, pruriginose, piane, di colore violaceo, con una superficie lucida e strie biancastre (strie di Wickham). Il lichen planus orale, che si manifesta con lesioni reticolari bianche o ulcerazioni dolorose, può persistere per anni e in alcuni casi evolvere in carcinoma a cellule squamose. La mucosa orale è coinvolta in circa il 50% dei casi. Può comparire una forma di lichen planus erosivo con ulcere orali dolorose e recidivanti. È comune l'evoluzione cronica con esacerbazioni e remissioni. La diagnosi è clinica e può essere confermata con una biopsia cutanea. Il trattamento si basa sull'uso di corticosteroidi topici o intralesionali, mentre nei casi più estesi si possono impiegare immunosoppressori sistemici o retinoidi orali.
Non sono attualmente note misure preventive specifiche per questa patologia.
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