La dermatite seborroica è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce prevalentemente le aree ricche di ghiandole sebacee. È una condizione molto comune, con una prevalenza stimata tra il 3% e il 5% della popolazione, e presenta due picchi di incidenza: nei neonati, dove è nota come "crosta lattea" e si risolve spontaneamente entro i primi mesi di vita, e negli adulti, con una maggiore frequenza negli uomini e nelle persone con cute grassa. È spesso più grave nei pazienti immunocompromessi, come quelli affetti da HIV. L'eziologia non è completamente chiara, ma è stato dimostrato che la proliferazione anomala del lievito Malassezia, un fungo saprofita della pelle, gioca un ruolo chiave, associata a una disfunzione della barriera cutanea e ad una risposta infiammatoria anomala.
Si manifesta nel cuoio capelluto, nel volto (soprattutto la zona T, ovvero fronte, naso e mento) ed il torace con chiazze eritematose ricoperte da squame secche oppure giallastre e untuose, spesso associate a prurito. Lo stress, i cambiamenti climatici e alcuni farmaci possono esacerbare i sintomi. La diagnosi è clinica e il trattamento prevede l'uso di shampoo antifungini per il cuoio capelluto, mentre per il volto e le altre aree corporee si possono usare creme antifungine o corticosteroidi topici su indicazione medica.
Un ruolo importante nella prevenzione della patologia e soprattutto delle riacutizzazioni lo svolge lo stile di vita: un buon controllo dello stress, un'alimentazione adeguata, il controllo del peso corporeo, l'eliminazione o la forte limitazione dell'alcol sono fondamentali, insieme a una corretta idratazione.
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