L'acne è un disturbo della pelle molto comune, negli Stati Uniti si stima che 7 persone su 10 la affrontino nel corso della propria vita. È causata dall'accumulo di cellule epidermiche morte, batteri e sebo che va a bloccare i follicoli piliferi creando un'infiammatoria cronica. È una delle condizioni dermatologiche più diffuse al mondo, con una prevalenza che raggiunge l'85% negli adolescenti, ma può persistere anche nell'età adulta, in particolare nelle donne, a causa di fattori ormonali e ambientali. L'acne è causata dall'interazione di diversi fattori patogenetici: iperseborrea, ossia un'eccessiva produzione di sebo che rende la pelle più oleosa e incline all'ostruzione dei pori; ipercheratinizzazione follicolare, che porta all'accumulo di cellule morte e alla formazione di comedoni (punti neri e bianchi); proliferazione anomala di Cutibacterium acnes, un batterio normalmente presente sulla pelle, che in condizioni di iperseborrea prolifera eccessivamente causando un'infiammazione locale.
Si manifesta sulla pelle, solitamente sul viso, sul torace, sulle spalle o sulla schiena dove si formano protuberanze che possono essere punti neri, punti bianchi, brufoli, cisti e talvolta ascessi, causando un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre. L'acne può manifestarsi in diverse varianti cliniche: l'acne comedonica, caratterizzata dalla presenza di comedoni aperti e chiusi; l'acne papulo-pustolosa, in cui prevalgono le lesioni infiammatorie; e l'acne nodulo-cistica, una forma più importante con noduli profondi e rischio di cicatrici permanenti. La diagnosi è essenzialmente clinica e il trattamento dipende dalla severità del quadro clinico.
Alcuni comportamenti possono aiutare nella gestione della patologia e nella prevenzione delle conseguenze degli sfoghi, in particolare è consigliata una detersione delicata, si dovrebbe evitare di schiacciare i brufoli e i cosmetici occlusivi che possano peggiorarne le condizioni. L'acne va valutata da un team di specialisti, dermatologi ed endocrinologi, che possano indirizzare il paziente ai migliori trattamenti.
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